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L’acronimo RAEE sta per Rifiuti di Apparecchiature Elettriche o Elettroniche. Tali rifiuti speciali devono essere smaltiti secondo determinate procedure le quali sono state regolamentate
dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici).
Passi da gigante verso la tutela dell’ambiente sono stati effettuati da quando si è verificata l’installazione dei primi impianti fotovoltaici. La loro importanza è, senza dubbio, relativa alla produzione di energia rinnovabile e pulita. Tra i vantaggi, l’abbattimento del consumo di energia a pagamento e la riduzione dei costi della bolletta.
Ad oggi, l’iter di smaltimento di RAEE, secondo la normativa vigente, garantisce il servizio di recupero di materiali dismessi o malfunzionanti che altrimenti andrebbero dispersi nell’ambiente. Al fine di salvaguardare il territorio, vengono effettuati trattamenti in grado di isolare e recuperare materiali riciclabili.
Un impianto fotovoltaico favorisce la produzione di energia elettrica a partire da fonti rinnovabili, ma terminato il suo ciclo di vita è considerato un RAEE. Il corretto smaltimento dei
pannelli fotovoltaici consente il riutilizzo dei materiali riciclabili di cui sono composte le celle solari.
In altre parole, le operazioni di recupero di rifiuti speciali sono atte a potenziare i rifiuti permettendone la loro trasformazione in nuove materie da impiegare nelle filiere produttive di nuovi pannelli fotovoltaici ed anche oggetti di natura diversa.
Attualmente, i pannelli fotovoltaici sono costituiti da materiali riciclabili per l’80% del peso di ciascun modulo.
Da ogni singolo pannello vengono recuperate quantità significative di materiali riciclabili: plastica sulla quale sono ancorate le celle; alluminio estratto dalla cornice; metalli come polvere di silicio ed argento che rappresentano la componente principale del pannello; rame che costituisce i collegamenti elettrici tra i moduli; vetro che ricopre ogni singola cella.
Ai sensi dell’art. 4 del D.lgs. 49/2014, i pannelli fotovoltaici sono distinti in categorie a seconda della potenza nominale dei moduli che costituiscono l’impianto.
Se la potenza dell’impianto fotovoltaico è inferiore a 10 kWp, i RAEE sono provenienti da nuclei domestici.
Se la potenza dei moduli è uguale o superiore a 10 kWp, questi rifiuti sono definiti professionali.
Qualsiasi sia la categoria di appartenenza, il GSE ha definito le istruzioni operative per la gestione e lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici.
La corretta gestione di RAEE rappresenta una fase critica dello smaltimento dei rifiuti, pertanto è bene affidarsi a chi è specializzato nel settore e possiede le dovute autorizzazione per svolgere queste particolari procedure.
La nostra azienda offre servizi di smaltimento di RAEE fotovoltaici conformi alla normativa in vigore ed opera su Milano e provincia.
Garantisce la gestione delle operazioni di raccolta, trasporto, trattamento, recupero e smaltimento di RAEE derivanti dai pannelli fotovoltaici.