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La raccolta dei rifiuti elettronici, detti anche RAEE, che è disciplinata dalla legge europea integrata nell’ordinamento italiano, è fondamentale per la tutela dell’ambiente cosicché non vengano dispersi nello stesso dei materiali tossici per la salute oppure inquinanti per l’ambiente poiché non biodegradabili. Inoltre tale raccolta differenziata è indispensabile per il recupero dei componenti elettrici, ad esempio, l’argento, l’oro e l’acciaio, che va a tutto risparmio di risorse, denaro ed energia per le aziende anziché doverne comprare o produrne di nuovi.
A questo proposito a chi bisogna rivolgersi per la raccolta rifiuti elettronici per aziende per il recupero dei componenti elettrici? Per risposta è utile leggere i seguenti paragrafi ed anche prendere contatto con gli esperti nel prelievo, trasporto, recupero e smaltimento rifiuti RAEE a Milano e provincia della ditta Mattei.
La raccolta differenziata dei rifiuti elettronici (raccolta raee), che per legge è obbligatoria sia per le aziende sia per i cittadini, serve per recuperare dei componenti elettrici assai preziosi per la produzione e l’economia, ad esempio l’acciaio, l’oro, il ferro, l’alluminio, l’argento, il piombo, il mercurio, il rame, ecc. In particolare i rifiuti elettronici su cui porre l’accento ai fini della raccolta differenziata sono:
Oltretutto tali rifiuti elettronici si costituiscono anche di materiali plastici, vetro e metalli adatti al recupero e al riutilizzo.
La raccolta rifiuti elettronici per aziende ed anche per i cittadini è importante sia per prevenire l’inquinamento ambientale e la tossicità per la salute umana, vegetale e animale sia per recuperare componenti elettrici di cui si costituiscono per poter produrre dei nuovi dispositivi risparmiando in denaro, risorse ed energia.
In primo luogo i diversi rifiuti elettronici devono essere differenziati secondo il gruppo RAEE d’appartenenza. Successivamente i componenti elettrici che costituiscono tali rifiuti elettronici possono essere recuperati in ambienti sicuri attraverso un preciso ed efficace smontaggio. Inoltre i componenti elettrici devono essere purificati dalle sostanze tossiche per la salute e dai materiali inquinanti per l’ambiente, che poi verranno smaltiti al meglio in una fase successiva, e riutilizzati, ad esempio riassemblandoli in nuovi dispositivi o in prodotti rigenerati.
E’ opportuno ricordare che secondo la legge italiana ogni negozio per la vendita al dettaglio di elettrodomestici le cui dimensioni siano maggiori di 400 mq deve dotarsi di un’apposita area adibita alla raccolta raee in cui chiunque possa depositare i piccoli dispositivi a funzionamento elettrico di cui liberarsi, però che non siano più grandi di 25 cm.
Invece per liberarsi delle apparecchiature elettriche di dimensioni superiori è opportuno richiedere l’aiuto del Comune o rivolgersi a una ditta di smaltimento per il loro ritiro a domicilio oppure recarsi direttamente presso un’isola ecologica, un centro di raccolta o una discarica autorizzata in base alle specifiche regole comunali.
Infine non è superfluo evidenziare che l’abbandono dei rifiuti elettronici è dannoso per l’ambiente e la salute ed anche illegale.